Descrizione
Ingredienti e tenore giornaliero:
Passiflora (Passiflora incarnata L.) foglie polvere 1000mg, Melissa (Melissa officinalis L.) foglie polvere 300mg, Tiglio (Tilia platyphyllos Scop) fiori e foglie polvere 200mg, Biancospino (Crataegus oxyacantha Medicus) fiori e foglie polvere 300mg, Arancio (Citrus aurantium dolce L.) fiori polvere 200mg.
Modalità d’uso d’uso:
1 cucchiaino (2g) al giorno.
Effetto fisiologico:
PASSIFLORA, TIGLIO: rilassamento in caso di stress, sonno, benessere mentale.
MELISSA: rilassamento e benessere mentale, normale tono dell’umore, antiossidante.
BIANCOSPINO: regolare funzionalità dell’apparato cardiovascolare, rilassamento e benessere mentale, antiossidante, regolarità della pressione arteriosa.
Caratteristiche:
PASSIFLORA: deve parte della sua azione all’iperoside, che agisce sul sistema nervoso centrale che controlla i movimenti e i centri del sonno. Utile soprattutto nell’insonnia di tipo cerebrale, da stress e da tensione, migliora la qualità del sonno che diventa simile a quello fisiologico con un risveglio senza stordimento. Questa azione è dovuta ai flavonoidi che si legano ai recettori delle benzodiazepine situati nel cervello, spiegando così l’azione sedativa di questa pianta. Uno studio clinico effettuato su pazienti con disturbi ansiosi ha dimostrato come la somministrazione per un mese di estratto secco di Passiflora migliori in maniera significativa la qualità e la quantità del sonno nel 43% dei soggetti trattati, contro il 25% dei pazienti trattati con il placebo. Un altro studio clinico ha valutato l’effetto della passiflora somministrata a 36 pazienti con disordini ansiosi che assumevano per orale l’estratto secco titolato di passiflora oppure 30mg al giorno di oxazepam (una nota benzodiazepina) per 4 settimane. La passiflora si è dimostrata attiva nella sedazione degli stati ansiosi in maniera più lenta del farmaco ma comunque efficace. Mentre nei soggetti trattati con l’estratto di passiflora non sono stati riscontrati evidenti effetti collaterali in quelli trattati con l’oxazepam sono stati evidenziati problemi di sonnolenza e di scarsa concentrazione sul lavoro. In nessuno dei due gruppi sono state osservate reazioni avverse rilevanti.
MELISSA: è considerata un riequilibrante del sistema nervoso dalle proprietà toniche e rilassanti. Il medico arabo Avicenna già nell’XI secolo attribuiva alla specie “la meravigliosa proprietà di rallegrare e confortare il cuore”. Gli studi indicano che l’estratto di melissa può combattere lo stress senza alterare i livelli di vigilanza. Pertanto questa pianta viene correntemente utilizzata nel trattamento sintomatico degli stati ansiosi dell’adulto e del bambino. Il meccanismo d’azione neurosedativo e spasmolitico potrebbe in parte essere attribuito all’attività antitiroidea soprattutto antitireotropina (TSH). L’essenza di melissa agisce a livello del lobo limbico del SNC, cui competono il coordinamento delle funzioni vegetative nonché l’azione protettiva da stimoli abnormi provenienti dalla periferia, garantendo un’attività sedativa utile nelle distonie neurovegetative. Possiede una valida azione antispastica sulla muscolatura liscia dell’intestino, che è dovuta all’olio essenziale e in parte anche ai flavonoidi, specialmente a quelli contenenti apigenina e a una riduzione della penetrazione del calcio nelle cellule muscolari della parete intestinale, il che ne riduce la contrazione.
TIGLIO: era tradizionalmente utilizzato per calmare i nervi e per migliorare gli stati d’ansia. Un tempo infatti era consuetudine aggiungere i fiori di tiglio all’acqua del bagno per sedare l’isteria o bere una tisana di fiori di tiglio per migliorare l’indigestione, le palpitazioni cardiache e il vomito associati all’ansia. Secondo la tradizione attualmente il tiglio viene consigliato nei soggetti ansiosi, ipereccitabili e in quelli con sintomi legati alla somatizzazione intestinale dell’ansia, in questo caso la sua attività è dovuta anche ad un’azione antispastica. L’attività sedativa e antispastica è riferita nel British Herbal Compendium (Bradley 1992) e viene indicata nella monografia EMA (2012) come Traditional Use poiché mancano evidenze cliniche che ne giustifichino l’attività come medicinale. In particolare uno studio in vitro (Anesini et al. 1999) ha evidenziato che un estratto acquoso di Tilia cordata è in grado di legarsi ai recettori esterni per le benzodiazepine presenti nel cervello, spiegandone il potenziale meccanismo d’azione sedativo e ansiolitico. Blumental et al. (1998) riportano inoltre un evidente effetto sedativo in vivo sui topi per inalazione dell’olio di Tilia sp. Infine fin dal Medioevo il tiglio era usato in particolare come diaforetico per favorire la sudorazione. L’azione diaforetica viene riportata nella monografia della Commissione E (1990), approvata anche dalla Farmacopea Tedesca, dove i fiori di tiglio vengono indicati in caso di raffreddore e della tosse a esso associata. Tale indicazione viene ripresa anche nella monografia EMA come Traditional Use. Infatti tali utilizzi non sono avvalorati dall’evidenza clinica: l’azione diaforetica dovuta ai flavonoidi e ai fenoli contenuti nella droga è stata dimostrata in vitro (Blumental et al. 1998, 2000) e si ipotizza che l’azione bechica e sedativa della tosse sia dovuta alle mucillagini.
BIANCOSPINO: è un sinergico delle piante precedenti poiché è un normotensivo: abbassa o eleva la pressione in soggetti rispettivamente ipertesi o ipotesi. Se la pressione si normalizza il rilassamento sarà più facile e fisiologico.
Non vengono utilizzati per la preparazione del prodotto: frumento, zucchero, sale, l’amido, soia, derivati del latte, conservanti, coloranti e aromi artificiali.
Confezione da 100 grammi.