Pianta che passa quasi inosservata perché non produce fiori nè frutti e perché si sviluppa, cresce e vive in luoghi particolari e poco visibili, di solito umidi, come i fossi e i margini di fiumi e laghi.
Così come le Felci, l’Equiseto vive da 300 milioni di anni!
All’epoca dei dinosauri, in seguito ai cataclismi dell’epoca, queste piante vennero risucchiate dalla terra, che oggi le restituisce sotto forma di carbone fossile, che viene estratto ancora oggi per ricavarne energia.
Forse per questo c’è l’idea popolare che dove cresca l’Equiseto, vicino si trovi l’oro!
E forse deriva da questo il fatto che in Francia l’Equiseto venga chiamato “oro delle ossa”.
Ma quali proprietà ha questa pianta così particolare e antica?
Intanto viene detta “coda cavallina” per via della sua forma: i suoi fusti si sviluppano in fronde folte e sottili, che assomigliano proprio a una coda di cavallo.
Dioscoride nel suo Materia Medica afferma sia una pianta astringente contro le emorragie del naso, ma anche contro le diarree.
Applicato localmente come impacco è cicatrizzante per le ferite.
Il suo infuso è utile contro le ulcerazioni intestinali ed è diuretico e ottimo contro asma e tosse.
Plinio, l’ammiraglio eroe dell’eruzione del Vesuvio del 79 d.C., diceva che l’Equiseto riduce la milza in chi corre (“Chi corre deve avere la milza leggera” – affermava).
Anche lui sottolineava la sua azione astringente contro le emorragie del naso e contro la diarrea. Così come le sue proprietà contro asma e tosse e come diuretico.
Galeno conferma queste proprietà, così come Santa Ildegarda, Avicenna e Matteo Plateario (autori maggiori dell’epoca medioevale).
E la moderna Fitoterapia cosa dice?
Oggi l’Equiseto viene utilizzato per il suo contenuto in silice e sali minerali e per le sue conseguenti proprietà remineralizzanti per le ossa e i denti e anche come coadiuvante contro la caduta dei capelli e la crescita delle unghie, sia in prevenzione sia come trattamento vero e proprio.
La sua azione diuretica è dovuta al suo contenuto in acidi organici e flavonoidi.
Oltre all’attività diuretica, è dimostrata anche la sua azione a livello degli acidi urici, la cui concentrazione a livello ematico viene ridotta e viene promossa la loro espulsione dall’organismo.
La sua azione diuretica viene sfruttata anche per favorire la risoluzione di infezioni urinarie e di calcolosi renali.
Applicata localmente la Pianta ha confermato la sua azione astringente e cicatrizzante.
Tutte proprietà naturalmente confermate da studi clinici.
Studi che hanno dimostrato anche la sua sicurezza d’uso e la quasi totale tolleranza dei suoi estratti.